Azione 3
AZIONE 3
Il Gabinetto di Fisica del Liceo Classico “Paolo Sarpi” di Bergamo è certamente la collezione di strumenti scientifici, circa quattrocentocinquanta apparecchi databili tra la fine del ‘700 e i primi del ‘900, tra le più ricche e completa in Italia. Il laboratorio scientifico, istituito dal matematico e letterato bergamasco Lorenzo Mascheroni nel 1783 su incarico del Consiglio della Nobile Reggenza del Collegio Mariano di Bergamo – nonostante le opposizioni dei più tradizionalisti contrari alla didattica sperimentale nell’apprendimento della scienza -, raccoglie oggi un campionario ben conservato di parecchie centinaia di pregevoli oggetti contenuti nelle teche originali.
L’impegno che il liceo ha dimostrato nell’avvicinare la cittadinanza e, in particolare i giovani, a questo patrimonio è dimostrato dalla numerose iniziative finalizzate alla visita e all’apertura al pubblico del piccolo museo, nonché alla recente realizzazione di un Virtual Museum. Il gabinetto di fisica, aperto alla visita contestualmente all’attività del MusLi, ha previsto delle giornate ‘speciali’ dedicate alla realizzare di alcuni tra gli esperimenti più noti della storia della fisica e condotti con gli antichi strumenti.
Le esperienze sono state filmate e saranno rese fruibili anche online tramite dei video disponibili sul sito della scuola. Le attività hanno integrato ed ampliato il progetto “Il Virtual Museum del Gabinetto di Fisica del Liceo classico statale “Paolo Sarpi” di Bergamo”, frutto di una collaborazione didattico-scientifica tra il liceo e l’Università degli Studi di Bergamo, con la partecipazione dell’istituto statale di istruzione superiore “Giacomo Quarenghii” e del centro FBK – Bruno Kessler Foundation.
Il progetto, vincitore di un bando nazionale e finanziato dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR) attraverso le misure previste dalla legge L.113/91 (L.6/2000) per la “Diffusione della cultura scientifica”, ha consentito – grazie alle nuove opportunità offerte dall’universo digitale – di valorizzare e divulgare quella parte del patrimonio culturale, a torto definito “minore”, che è testimonianza di una preziosa eredità culturale della città di Bergamo.
Rendicontazione Azione 3 – Referente Enrica Raffaelli
Martedì 18 luglio alle ore 18.00, è stata realizzata un’esperienza-spettacolo relativa all’elettromagnetismo, eccezionale occasione per far conoscere il patrimonio storico e scientifico del Gabinetto di Fisica. Questa giornata ‘speciale’ è stata un’anteprima di quanto verrà realizzato a partire dai primi giorni di ottobre con la ripresa di alcuni tra gli esperimenti più noti della storia della fisica e condotti con gli antichi strumenti.
In allegato Locandina
FILMATI |
Esperienze didattiche realizzate con gli strumenti antichi
Il progetto “SARPI, SPAZIO DI CULTURA: CONOSCENZA, CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO, CULTURALE E SCIENTIFICO DEL LICEO CLASSICO STATALE PAOLO SARPI DI BERGAMO”, promosso dal Liceo e coordinato dall’Università degli Studi di Bergamo con la collaborazione dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo, è risultato tra i vincitori dell’avviso pubblico “SCUOLA: SPAZIO APERTO ALLA CULTURA” della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP), l’ufficio del MIBACT dedicato alla contemporaneità, per il finanziamento di progetti per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale.
L’azione 3 “Il Gabinetto di Fisica” ha previsto la realizzazione di filmati che documentano alcune esperienze didattiche condotte con la strumentazione antica del Gabinetto di Fisica del Liceo Paolo Sarpi.
Il Liceo, infatti, possiede una collezione di strumenti costruiti per la didattica della Fisica, databili tra la fine del ‘700 e i primi del ‘900, tra le più ricche e complete in Italia. Il Gabinetto di Fisica, nato nel 1783 per volere del matematico e letterato bergamasco Lorenzo Mascheroni e arricchito durante tutto l’Ottocento grazie all’impegno di valenti insegnanti e ad una amministrazione illuminata, raccoglie oggi un campionario ben conservato di parecchie centinaia di pregevoli oggetti custoditi dalla metà dell’Ottocento nelle teche originali. Gli strumenti costituiscono un patrimonio di grande valore per la storia della fisica, che qui è rappresentata in tutti gli aspetti della sua evoluzione e la loro preservazione impone un uso estremamente limitato, solo da parte di personale esperto.
L’obiettivo del progetto è stato quello di documentare e di rendere disponibili ad un vasto pubblico il funzionamento di alcune apparecchiature didattiche antiche particolarmente significative sia da un punto di vista storico, sia per le loro caratteristiche costruttive; il Gabinetto di Fisica, infatti, custodisce alcuni strumenti unici, realizzati da artigiani locali, quali, ad esempio, quelli costruiti da Giovanni Albrici (1743-1814), primo macchinista del Gabinetto di Fisica.
Gli strumenti collocati negli arredi originali (gli armadi appositamente costruiti per il Gabinetto di Fisica nel 1853) costituiscono la scenografia perfetta dei filmati delle esperienze realizzate da Paolo Brenni, fra i massimi esperti internazionali di strumentazione antica, insieme ad Anna Giatti e al film-maker Antonio Chiavacci di Hastavideo.
I filmati saranno fruibili online dal vasto pubblico della rete digitale tramite il “Museo Virtuale” del Gabinetto di Fisica (www.museovirtualesarpi.it).
- Macchina elettrostatica
- Cuneo
- Fontana intermittente e Mulinello idraulico
- Piano inclinato, Parallelogramma delle forze
- Dilatometro
- Pompa pneumatica, tubo barometrico, emisferi di Magdeburgo e crepavesciche
- La macchina di Atwood
- Bobina a induzione e scariche elettriche nei gas rarefatti
- Trasformatore di Tesla, oscillazioni elettriche e bobina di Siebt
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